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Progetto State Agresti
Terre d'Italia

L'installazione si compone di una collezione di terre provenienti da diverse regioni italiane che si differenziano per cromatismo e per struttura. La materia "terra", con la sua palpabile presenza, viene messa a confronto con la sua rappresentazione teatrale e lo spettatore viene invitato ad un approccio non scientifico ma emotivo e poetico con la materia, vagliando contemporaneamente la consistenza, il colore, l'odore delle terre proposte. Tre personaggi si alternano su un piccolo palco di legno raccontando a proprio modo il rapporto che li lega alla terra. Il primo è il custode delle terre, che guida gli spettatori nell'esperienza tattile di contatto con la terra e con il vicino di postazione, realizzando, nel contatto tra le due mani sconosciute, la mescolanza simbolica delle diverse terre d'Italia. Il secondo, il tartufo nero, è nato e cresciuto nella terra, che lo ha nutrito fino alla sua estrazione. L'ultimo è un vagabondo, spinto dai propri impulsi ad un ininterrotto viaggio in compagnia di una zolla erbosa: il suo rapporto con la terra non ha nulla di utilitaristico né di scientifico, ma la sua silenziosa compagna di viaggio è il supporto emotivo che spinge il suo animo leggero a comunicare letizia agli astanti.

 

Ideazione, progettazione scenica e regia: Silvio Panini - Testi: Paolo Pagliani e Silvio Panini - Musiche, ambienti sonori e registrazioni: Tiziano Popoli - Costumi: Loredana Averci, Creazioni teatrali Nostra Dea - Allestimento: Flavio Maino - Interpreti: Cesare Panini, Silvio Panini, Hendry Proni - Voci fuori campo: Silvio Panini, Rosamaria Maino - Organizzazione: Erika Scandone. 2000

I tre monologhi hanno una durata complessiva di 20 minuti circa e possono essere replicati più volte. E' possibile una versione amplificata o, in situazioni di inquinamento acustico, insonorizzata con ausilio di cuffie a raggi infrarossi. L'evento prevede alcune ore di montaggio ed è previsto un supporto tecnico della compagnia. L'installazione è stata prodotta da Ministero Politiche Agricole e Forestali, ISMEA e Assessorato Agricoltura della Regione Emilia Romagna in occasione della Fiera di Biofach a Norimberga 17-20 febbraio 2000.

 

 

La schiena non ragiona, sente. La coltre di humus, lo strato di argilla, i frantumi della roccia madre. La schiena non si annoia mai, scopre sempre nuove combinazioni nella materia. Lo capisco quando mi sdraio sulla terra per guardare il cielo stellato. Il cervello è diverso. Si fissa sulle terre, le seleziona.

 

Koinè   di Panini Silvio via Ca' Basinelli 266, 41050 Roccamalatina (Modena)
059 795 988 - 340 5702119
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