Arte e usi dell’Artusi è l’unico spettacolo in grado di accompagnare un pasto senza interromperne la convivialità.
L’unico vincolo che si impone è che il menu dell’occasione sia rigorosamente ligio ai dettami del più importante manuale gastronomico mai pubblicato, l’insigne La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi.
Tra una portata e l’altra, ogni commensale si trasforma – se lo vuole – in spettatore, semplicemente indossando le cuffie agganciante alla propria sedia.
In tal modo potrà entrare nella mente e nei pensieri di Pellegrino Artusi che, dalle cucine del paradiso, introdurrà e spiegherà i piatti preparati per il pasto e darà la parola (ma soprattutto il canto) agli eclettici compagni di viaggio della sua esistenza terrena: il poeta Olindo Guerrini e il fisiologo e senatore Paolo Mantegazza, accompagnati dalle rispettive signore.
I personaggi della performance indossano i medesimi completi dei camerieri in sala, e svolgono il ruolo di camerieri sino ad un attimo prima del momento in cui il pubblico è invitato ad indossare le cuffie ed entrare nel mondo della rappresentazione. A quel punto, con semplici ma efficaci aggiustamenti del costume fatti con tovaglie, posate, spaghetti e cucchiai, si trasformeranno in cantanti lirici, ed intoneranno riflessioni gastrosofile sul valore organolettico e culturale del cibo, sul funzionamento dell’apparato digerente e sulle prelibate eccellenze alimentari dell’Emilia-Romagna.
Non appena sarà terminata la musica, uno stuolo unanime e coordinato di camerieri entrerà trionfale in sala per servire ciò di cui si è cantato.