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I frutti dei parchi

 

Lo spettacolo presenta una bancarella di commercializzazione teatralizzata dei prodotti biologici coltivati all’interno dei parchi regionali di Roccamalatina e Monteveglio. La rappresentazione teatrale dei processi biologici di produzione agricola diviene occasione per gettare uno sguardo sulla vita, le abitudini, le storie del produttore, uomo, vegetale o animale. Il vino, i fichi o le castagne si arricchiscono così di un nuovo valore culturale ed esistenziale.

Il testo combina le indicazioni sulle normative comunitarie in materia di agricoltura biologica, con una forma spettacolare che sottolinea la dimensione umana ed etica ad essa sottesa, passando in rassegna personaggi, processi e leggi che producono e tutelano la qualità di un prodotto agricolo.

Presentato in altre regioni lo spettacolo può arricchirsi di nuovi prodotti a patto che, come ricordano il titolo ed una delle imbonitrici, essi provengano da territori interni ad un parco.

 

Soggetto, regia e progetto scenico: Silvio Panini Testi: Paolo Pagliani e Silvio Panini Costumi: Nostra Dea Fotografie: Massimo Trenti Attrici: Loredana Averci e Barbara Corradini - 1996

E’ previsto un supporto tecnico della compagnia.
Lo spettacolo può essere proposto sia in luoghi agresti, sia in piazze e mercati; in questa seconda versione esso necessita di amplificazione.
La durata de I frutti dei parchi è di circa 30 minuti ed è necessaria qualche ora di montaggio.

E’ inoltre stata sperimentata una versione dello spettacolo con la presenza del Quartetto d’Archi Grandi:
Paola Garavaldi (viola e canto), Paolo Grandi (violoncello), Sebastian Mannutza (violino), Eulalia Grillo (violino).

 "L’apparato urinario della vacca, è depositato, in cielo e in terra, come un brevetto naturale o, se preferite, divino. Quindi l’urea della vacca, essendo
un brevetto naturale o divino,
è accettato dal Regolamento CEE
che disciplina
l’agricoltura biologica"

"Il fico dà i fichi, cioè frutti maschi.
Come il patriarca Adamo,
di cui fu il sarto, il fico genera
schiere di frutti maschi.
Infatti, quando li spacchi,
essi stillano un lattice a cui qualcuno attribuisce un potere fecondante,
poiché conterrebbe la parte liquida dell’energia universale.
Ma toccandoli
– da come si lasciano spaccare in due – capisci che sono Yin, dolci, femminili, silenziosi, freddi, oscuri, carichi di potassio, azoto e
di vitamine C, B e Pp".

 

Koinè   di Panini Silvio via Ca' Basinelli 266, 41050 Roccamalatina (Modena), tel. 059/795988 - 340 5702119
koine@database.it