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La Marcolfa

 

 

L’evento è nato in collaborazione con le scuole elementari di un paese, Tolè (Comune di Vergato), ed ha visto la partecipazione attiva dei bambini; esso si presenta come una processione vegetale al seguito di un personaggio femminile, che ha le sembianze della Venere di Savignano, una statuetta cultuale del paleolitico rinvenuta a Savignano, che lungo le vie cittadine prodigherà i propri frutti alla popolazione che la segue.
Tale figura ha una singolare identità con Matilde di Canossa, donna dalle straordinarie capacità e dalla spiccata attenzione per l’agricoltura: a lei si deve la diffusione del castagno nell’Italia settentrionale e di lei si ricorda la morte, avvenuta non negli ambienti signorili delle sue dimore, bensì in un’azienda agricola.
La processione termina con la piantumazione commemorativa del primo castagno dell’appennino celtico.




Regia e progetto scenico: Silvio Panini - Testi e coreografie: Rosa Maria Maino - Musiche: Paolo Grandi - Costumi: Loredana Averci - Attrici: Loredana Averci e Rosa Maria Maino - 1997

La musica è eseguita dal Quartetto d’Archi Grandi: Paola Garavaldi (violino), Paolo Grandi (violoncello), Sebastian Mannutza (violino), Laura Pagani (viola).

L’evento è stato progettato in forma di processione nelle vie dei paesi e delle città e non necessita di supporti tecnici di alcun tipo. La durata è strettamente dipendente dalla lunghezza dell’itinerario prescelto.

Lo svolgimento dell’evento prevede la collaborazione con le scuole dei paesi coinvolti e richiede un periodo di lavoro, in forma di laboratorio, con i bambini e le maestre.

 

 

"...Matilde allora, inviò centaia di taglialegna a tagliare la foresta incalzante, poi, sul terreno dissodato, piantò il primo castagno a nord del crinale appenninico. Da allora la fame scomparve dall'appennino celtico."

 

Koinè   di Panini Silvio via Ca' Basinelli 266, 41050 Roccamalatina (Modena)
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