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Le verdure in campo
Degustazione teatralizzata per i bambocci delle scuole medie

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Rivolta ai ragazzi delle Scuole Medie Inferiori e degli ultimi anni delle Elementari, l’installazione teatrale Le verdure in campo è rappresentata in una struttura che ricrea un’aula scolastica, in cui l’ausilio di cuffie acustiche conduce gli studenti-spettatori in una dimensione immaginaria, dominata da gusto e olfatto.

A guidare l’azione drammatica sono tre agguerrite dietiste/attrici disposte a fare "qualsiasi cosa" pur di divulgare ai ragazzi il benessere e la bontà racchiusi in un pinzimonio.

Ma lo faranno con tre diversi metodi: la prima utilizzerà quello poco persuasivo, ma molto civile e scientifico, della Pedagogia Ufficiale; la seconda utilizzerà il metodo, molto persuasivo ma poco civile, dell’agire autoritario che si esprime con intimidazioni, punizioni ed ordini; la terza utilizzerà il non metodo della fantasia, poco scientifico, ma molto coinvolgente e discretamente persuasivo.

L’inevitabile scontro tra i tre metodi è, nel nostro caso, complicato dal fatto che le tre dietiste sono la stessa persona.

 

Progetto: Silvio Panini e Paolo Pagliani - Regia: Silvio Panini - Testi: Paolo Pagliani - Musiche: Tiziano Popoli - Costumi: Loredana Averci – Creazioni teatrali Nostra Dea - Allestimento: Flavio Maino e Silvio Panini - Video: Sergio Smerieri - Interprete: Mirella Mastronardi - 1999

E’ previsto un supporto tecnico della compagnia. L’installazione prevede un giorno di montaggio.

Lo spettacolo ha una durata di 20 minuti circa e può ospitare una classe scolastica alla volta; ne sono previste più repliche nell’arco della mattinata scolastica, pur essendo necessarie pause tra l’una e l’altra per consentire di allestire nuovamente le degustazioni.

L’evento è stato realizzato prodotto da CAMST (Impresa Italiana di Ristorazione) in collaborazione con Regione Emilia Romagna – Assessorato Agricoltura e Centro Divulgazione Agricola.

 

Rossella Buona: "Mangiando noi entriamo nel grande ciclo delle morti e delle rinascite. Assorbiamo il passato e proiettiamo la nostra esistenza verso il futuro. Mangiando entriamo in contatto con l’intero universo, infinito, nello spazio e nel tempo. Perciò mangiare non è cosa da fare sopprapensiero.

Rossella Cattiva: "Amen, Adesso vado a farmi un bel sanguinaccio caldo."

Rossella Buona: "S-a-n-g-u-i-n-a-c-c-i-o? oh…va bene, va…ma con un bel contorno di carote bollite".

 

                        

 

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